Mostre d'arte alla Bsi, Biblioteca Isontina a Gorizia
Alla Bsi si inaugura “Distopia”
GORIZIA – A 18 anni dall’ultima mostra in città, da venerdì 23 marzo, Fulvio Dot porterà alla biblioteca statale Isontina di Gorizia un compendio completo della sua più recente produzione pittorica. Tanto decorativi quanto densi di significato, i paesaggi raccolti sotto il titolo di “Distopia” spaziano dalle vedute di una Grecia impossibile agli ultimi lavori sul quartiere Rozzol Melara di Trieste, raccontando una storia di utopie fallite in bilico perenne tra figurativo ed astrazione. La personale si inaugura il prossimo 23 marzo, alle 18, contando su di un’introduzione critica a cura di Cristina Feresin. Rimarrà quindi aperta al pubblico fino al 5 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18.30, il sabato dalle 10 alle 13.
Forte
di un successo ormai consolidato sul piano internazionale, Fulvio Dot
mette la sua inconfondibile ricerca pittorica fatta di segno e
stratificazioni materiche a servizio di una riflessione sulla
contemporaneità. Quelle che presenta in “Distopia” sono vedute
urbane diversissime che, tuttavia, conservano alcuni tratti in
comune. C’è, innanzitutto, la pseudo-assenza della figura umana,
mai ritratta eppure sempre evocata nei segni che lascia dietro di sé:
scritte sui muri, codici a barre, cartelloni pubblicitari,
l’inevitabile personalizzazione con cui combatte l’appiattimento
dell’identità in moduli architettonici sempre uguali. E c’è,
soprattutto, la rappresentazione di un’idea distrutta – o quanto
meno messa a dura prova – dal tempo e dalla società. Lo vediamo nel
Paesaggio Fragile di Matera, spezzato dal ricordo e dall’incuria
dell’uomo; tenuto assieme a fatica da spaghi e forza di volontà.
Oppure in quella Venezia così ricca, eterna e riconoscibile, in cui
la contemporaneità irrompe di prepotenza col suo alfabeto digitale
fatto di hashtag, numeri e asterischi. Persino l’idillio bianco e
azzurro della Grecia – il soggetto più famoso di Dot – non è, a ben
guardare, poi così distante dal grigiore di Rozzol Melara: proprio
come il sogno mediterraneo si scopre, di fatto, niente più che
immagine, il colore degli effetti personali combatte e distrugge
l’idea di pura efficacia e razionalità che l’architettura voleva
creare. Nessuna speranza, quindi? Forse. O Forse no. Perchè se pur è
vero che Dot distrugge e deforma i paesaggi che vede o ricorda, è
altrettanto vero che si sforza di tenerli assieme con spaghi, corde e
catene, dando loro un’identità nuova che si erge a simbolo di una
salvezza ancora possibile.
Fulvio Dot è nato a Monfalcone
nel 1956. Diplomato all’istituto statale d’arte di Gorizia e laureato
in architettura all’università di Venezia, dal 1976 porta avanti una
ricca attività espositiva in importanti contesti italiani e
stranieri. Fuori dai nostri confini, le sue opere hanno riscosso
successo in Francia (Grenoble, Antibes, Lille, Sabbles D’Olonne),
In Canada (Quebec) , in Cina (Shangai, Hong Kong) e in Spagna
(Barcellona, Málaga).
Va segnalato inoltre che, in
occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, promossa dall’Unesco,
la sezione Giovani del club per l’Unesco di Gorizia propone una
mostra fotografica e bibliografica, che vedrà come unico
protagonista il fiume Isonzo. L’esposizione sarà visitabile nei
locali della biblioteca statale Isontina di Gorizia e sarà
inaugurata giovedì 22 marzo, alle 17:30, nella sala periodici,
rimarrà aperta fino al 29 marzo (ad esclusione di sabato e domenica)
dalle 8 alle 18:45. La mostra viene realizzata grazie alla
collaborazione della Biblioteca statale Isontina, di Legambiente
Gorizia e del gruppo facebook Isonzo fiume d’Europa – Soča evropska
reka
Per informazioni sugli eventi è
possibile rivolgersi alla Biblioteca statale Isontina, allo 0481
580211 o all’indirizzo mail bs-ison@beniculturali.it.